Examples of using "Philosopher" in a sentence and their italian translations:
- Sei un discreto filosofo.
- Tu sei un discreto filosofo.
- Sei una discreta filosofa.
- Tu sei una discreta filosofa.
- È una discreta filosofa.
- Lei è una discreta filosofa.
- È un discreto filosofo.
- Lei è un discreto filosofo.
- Chi è il tuo filosofo preferito?
- Chi è il vostro filosofo preferito?
- Chi è il suo filosofo preferito?
La barba non fa il filosofo.
il filosofo superstar tedesco del Settecento.
Sei un filosofo, non è vero?
Karl Valentin era un filosofo.
La gente lo chiamava filosofo.
L'abito non fa il monaco.
- Volevo diventare un filosofo.
- Io volevo diventare un filosofo.
- Friedrich Nietzsche era un filosofo tedesco.
- Friedrich Nietzsche è stato un filosofo tedesco.
Sam è un filosofo, vero?
L’ira non si addice al filosofo.
L'abito non fa il monaco.
La barba non fa il filosofo.
Jean-Paul Sartre era un famoso filosofo francese.
"Può esistere una vita senza peccato?", chiese il vecchio filosofo.
Il filosofo Socrate discusse sulla morte con i suoi amici in prigione.
- Se fossi rimasto in silenzio, saresti rimasto un filosofo.
- Se fossi rimasta in silenzio, saresti rimasta una filosofa.
- Se fosse rimasto in silenzio, sarebbe rimasto un filosofo.
- Se fosse rimasta in silenzio, sarebbe rimasta una filosofa.
Quando un filosofo mi risponde, non capisco più la mia domanda.
Cicerone fu un grande oratore e un grande filosofo; quindi un grande poeta.
L'abito non fa il monaco.
- L'abito non fa il monaco.
- La barba non fa il filosofo.
- Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ancora di più il suo contributo al pensiero moderno, perché è il primo filosofo a trattare con l'anima e il corpo come una cosa sola, e non come due cose separate.
- Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ancora di più il suo contributo al pensiero moderno, perché lui è il primo filosofo a trattare con l'anima e il corpo come una cosa sola, e non come due cose separate.
Le diverse forme di culto che esistevano nel mondo romano erano tutte considerate dal popolo egualmente vere, dai filosofi egualmente false, e dai pubblici poteri egualmente utili. Perciò la tolleranza provocava non solo indulgenza reciproca, ma anche concordia religiosa.